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RESIDENZE SABAUDE: LE DIMORE DI VILLEGGIATURA

Eccomi nuovamente a parlarvi delle meravigliose e maestose Residenze Sabaude.

Nel precedente articolo vi ho proposto un itinerario da poter effettuare nel centro storico di Torino. Ma le Residenze Sabaude sono ben 16 e questa volta vi voglio raccontare delle dimore di villeggiatura presenti sul territorio piemontese.

Infatti, se i palazzi presenti a Torino permettevano alla famiglia Savoia di governare con più facilità il territorio, le residenze dislocate nelle campagne circostanti fungevano, invece, da luoghi di villeggiatura per lo svago dei sudditi.

Per questo motivo che, dalla metà del 700, la famiglia Savoia iniziò ad acquistare delle residenze destinate ai momenti di piacere e svago.

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI AGLIÈ

Il Castello di Aglié venne edificato, a partire dagli anni quaranta del 600, sui resti di un antico castello del XII secolo. Ma solo nel 1764 il castello venne acquistato dal re Carlo Emanuele III di Savoia per il figlio Benedetto Maurizio, duca del Chiablese.

Durante l’occupazione di Napoleone, il Castello diventò un ricovero per mendicanti ed il parco adibito ad agricoltura. Nel 1823 tornò nuovamente nelle mani dei Savoia e subì una sostanziale trasformazione.

Ad oggi il Castello di Agliè conta più di 300 stanze. Immensi saloni, sfarzosi corridoi, camere da letto e cucine. Si viene ammaliati da stupende sale da ballo e da musica, sala da biliardo, biblioteca e un piccolo teatro. Non passano sicuramente inosservati lo spettacolare Salone d’onore, interamente affrescato con vicende medievali, e un ampio atrio d’ingresso nominato la Sala delle cacce.

Imperdibili sono anche l’immenso parco con alberi secolari, il lago circolare posto al centro e la scenografica Fontana dei Fiumi posta verso la facciata sud.

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI RACCONIGI

Il Castello di Racconigi, fin dalla metà del 600, è stato il luogo di villeggiatura prediletto dal sovrano Carlo Alberto di Savoia e dalla sua famiglia.

Dal 1676, grazie all’architetto Guarino Guarini, il Castello di Racconigi subì una sostanziale modifica da edificio medievale a residenza. Fu realizzata la facciata d’ingresso in stile neoclassico e solo nel 1832 vennero aggiunte le due ali laterali.

Il Castello di Racconigi è arricchito, inoltre, da un immenso e meraviglioso parco composto da aree boschive che nascondono sentieri e zone d’acqua, una serra e una cascina in stile neogotico.

Sino al secondo dopoguerra fu una meta regolarmente frequentata dalla famiglia Savoia. Dal 1980 risulta proprietà dello Stato italiano e dal 1997 fa parte della lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO.

Oggi i visitatori possono immergersi in un atmosfera d’altri tempi vivendo da vicino la vita quotidiana e privata della famiglia reale grazie agli ambienti ed allestimenti ancora intatti. Si possono ammirare nel percorso articolato le camere da letto, le cucine e i gabinetti di toeletta, la sala da biliardo e quella da pranzo.

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI GOVONE

Il Castello di Govone ha origini sin dal XI secolo.

Nel 1678 Roberto Solaro, ambasciatore dei Savoia, incaricò l’architetto Guarino Guarini, di riedificare il castello secondo le attuali forme barocche. Solo verso la fine del 700 venne acquistata dai Savoia e divenne la meta estiva preferita di Carlo Felice di Savoia e della consorte Maria Cristina di Borbone.

Verso la fine del 800 la residenza fu acquisita dalla casa bancaria Tedeschi e poi dalla famiglia Ovazza Segre di Torino. Nel 1897 entrò a fare parte dei beni del Comune di Govone che vi istituì la scuola e vi insediò gli uffici pubblici.

Attualmente una parte del Castello di Govone ospita gli uffici del municipio e la biblioteca comunale. Sono aperti al pubblico gli appartamenti al piano nobile, l’atrio d’ingresso e l’appartamento Montesquieu al piano terra.

Bisogna ammettere che si rimane particolarmente colpiti dalla posizione dominante dall’alto borgo di Govone, che regala una vista mozzafiato sulle Alpi e le colline delle Langhe, Roero e Monferrato. La maestosa facciata, poi, ti lascia incantato. È caratterizzata da uno scalone d’onore a quattro rampe e arricchita con le imponenti sculture seicentesche provenienti dalla Fontana di Ercole della Reggia di Venaria.

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI POLLENZO

Rimanendo sempre nel territorio cuneese, nel cuore delle Langhe e del Roero, re Carlo Alberto di Savoia-Carignano ebbe una grande intuizione: fondare la propria azienda agricola con vigneti e cantine. A partire dal 1833, diede in mano a Ernesto Melano e a Pelagio Palagi la progettazione dell’azienda e dell’antico borgo di Pollenzo.

Sulle vestigia di un antico castello del XIII secolo ne venne edificato uno nuovo, in cui la corte sabauda poteva soggiornare nei periodi di villeggiatura.

Venne realizzata sia una struttura principale, chiamata Agenzia, che fungeva da direzione della tenuta e caratterizzata ai lati da un imponente torrione merlato, sia da una grande cascina detta Albertina adibita ad uffici, scuderia, rimessa delle carrozze e vinaia.

Secondo il progetto di Xavier Kurten, venne realizzato un parco all’inglese abbellito da un laghetto artificiale alimentato dal fiume Tanaro.

Venne, inoltre, costruito un intero borgo con le abitazioni per i contadini, il mercato, la piazza centrale e l’imponente chiesa parrocchiale in stile gotico.

Ad oggi l’Agenzia e la cascina Albertina sono sede dell’Università di Scienze Gastronomiche e dell’Albergo dell’Agenzia a 4 stelle con ristorante gourmet.

Attualmente il Castello, dove soggiornava all’epoca la famiglia Savoia, è di proprietà privata quindi non accessibile al pubblico.

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI VALCASOTTO

Il Castello di Valcasotto si trova incastonato ai piedi delle montagne, tra Garessio e Pamparato in provincia di Cuneo. In origine era un complesso abbaziale fondato dai monaci certosini tra il 1090 e il 1172.

Nel 1837 Carlo Alberto rimase incantato dall’atmosfera di pace e tranquillità che avvolgeva l’antichissima Certosa di Casotto e decise di acquistarla e trasformarla in una residenza estiva dedicata alla caccia.

Per ospitare la corte di Carlo Alberto si rese necessario compiere dei lavori di adeguamento riallestendo gli antichi ambienti usati dai certosini.

La dimora fu particolarmente amata, oltre che da Carlo Alberto, anche dal primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, e dai suoi figli, in particolare la principessa Maria Clotilde.

Il Castello di Valcasotto fu di proprietà dei Savoia fino al 1881 e successivamente fu ceduta a privati. Nel 2000 è entrata a far parte del patrimonio della Regione Piemonte che, insieme alla Soprintendenza, ne ha avviato il completo recupero per destinarla a uso museale, didattico e ricettivo.

13 thoughts on “RESIDENZE SABAUDE: LE DIMORE DI VILLEGGIATURA”

  1. Sarò a Torino il prossimo week end e avevo proprio intenzione di visitare posti inediti. Ho già visto Palazzo Reale e ne sono rimasta estasiata. Mi segno i tuoi consigli di viaggio con la speranza di riuscire a vedere tutto.

    1. Oooooh benissimo! Difficile in un weekend… ti consiglio di fare un attenta selezione 😉 per esempio a Torino di sabato mattina Castello del Valentino (è aperto solo il sabato) con passeggiata al parco del Valentino, pomeriggio Villa della Regina. Domenica prendere il treno e andare a Venaria per visitare la Reggia, i giardini, il borgo e il Castello della Mandria!!!

    1. In base alla distanza che le separa ti conviene dedicare più fine settimana! Magari suddividendo il tour con quelle in centro Torino (il fulcro del potere), quelli presenti nella prima cintura di Torino (la Corona di Delizie) e un fine settimana nel territorio del cuneese per raggruppare una parte delle dimore di villeggiatura 😉

  2. Sono tutte bellissime, io ho avuto l’occasione di visitare solo il Palazzo Reale di cui sono rimasta incantata. Penso che sarà lo stesso anche con queste!

    1. Pollenzo (non accessibile al pubblico perché privato) e Valcasotto mancano anche a me… per il resto garantisco, stupende!

  3. Non conoscevo le residenze sabaude e sono molto interessanti, belle esternamente e dalle descrizioni anche internamente. Farle tutte insieme mi sembra impegnativo ma dedicare a qualcuna un po’ di tempo mi piacerebbe molto!

    1. Tutte le 16 residenze sabaude sono veramente troppe ed impegnative si 😓 diciamo che per chi non è del Piemonte consiglio di visitare un paio di dimore e tornare così spesso a trovarci 😜

  4. Io amo i castelli e amo visitare i più belli della mia regione, l’Emilia-Romagna, tuttavia trovo che anche queste dimore, seppur di villeggiatura, siano maestose e magnifiche.

  5. Una più bella dell’altra queste dimore. La prossima volta che andrò Torino dovrò dotarmi di una macchina per poterle visitare comodamente.

    1. Si consiglio vivamente!!! Soprattutto se non è la prima volta che vieni in visita a Torino e vuoi vedere qualcosa di più delle solite tappe turistiche

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