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RESIDENZE SABAUDE: LA CORONA DI DELIZIE

Concludiamo il tema delle Residenze Sabaude parlando delle ultime cinque dimore costruite intorno alla vecchia capitale, come se formassero idealmente una raffinata “Corona di Delizie”.

RESIDENZE SABAUDE: LA PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI

Immersa in una vasta riserva di caccia, a 10 km a sud da Torino, l’architetto Filippo Juvarra progettò, a partire dal 1729, la Palazzina di caccia di Stupinigi per ordine di Vittorio Amedeo II.

L’edificio centrale fu disegnato secondo una croce di Sant’Andrea dove gli appartamenti reali erano ubicati nei due bracci verso il giardino. Al centro era presente un grande salone di forma ellittica, con ampie finestrature, utilizzato come salone delle feste.

Carlo Emanuele III (successore di Vittorio Amedeo II), nel 1740, fece iniziare i lavori di ampliamento della palazzina per i due appartamenti destinati ai figli. Variò un po’ lo stile aggiungendo dei particolari come specchi e salotti rivestiti di carte importate dalla Cina.

Durante l’800 fu scelta come luogo di villeggiatura da Carlo Felice e Maria Cristina di Borbone e, successivamente, da Margherita di Savoia.

Dal 1919 la Palazzina di Caccia di Stupinigi, affidata all’Ordine Mauriziano, divenne sede del Museo di Arte e ammobiliamento. Sono stati effettuati di recente degli importanti lavori di restauro e dal 2016 la Palazzina è visitabile in tutto il suo splendore.

RESIDENZE SABAUDE: LA REGGIA DI VENARIA

Costruita, a partire dal 1658, dall’architetto Amedeo di Castellamonte per ordine di Carlo Emanuele II. La Venaria Reale comprende la residenza, il borgo, il parco e i boschi destinati alla caccia.

Fra fine Seicento e inizio Settecento, Vittorio Amedeo II fece trasformare, dall’architetto Filippo Juvarra, il complesso da residenza di caccia a vera e propria reggia perseguendo uno stile più barocco. Fece aggiungere gli immensi spazi della Scuderia Grande, che potevano ospitare fino a 200 cavalli, della Citroniera, destinata alla conservazione delle piante da frutto, della Chiesa di Sant’Uberto e della Galleria Grande, lunga ben 80 metri e con ampie finestrature su entrambi i lati regalando uno spettacolo senza uguali!

La Reggia di Venaria raggiunse così l’apice del suo massimo splendore finché nel 800 diventò una caserma e progressivamente abbandonata e privata dei suoi arredi.

Dal 1999 subì un importante intervento di restauro che permise nel 2007 la riapertura al pubblico.

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RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DELLA MANDRIA

A pochi chilometri dalla Reggia di Venaria, immerso in un ampio parco, si trova il Castello della Mandria. Il parco, delimitato da una cinta muraria alta 3 metri e lunga 30 km circa, era destinato all’attività venatoria e l’ampia tenuta, inizialmente, era destinata all’allevamento di cavalli di razza.

Divenne il posto prediletto di Vittorio Emanuele II, sia per la caccia che per coronare il suo sogno di amore con Rosa Vercellana (detta la Bela Rosin). Infatti, tra il 1860 e il 1863, furono progettati ed eseguiti i lavori per la realizzazione degli appartamenti reali sopra le esistenti scuderie. Un totale di 20 sale distribuite seguendo un lungo corridoio.

Alla morte di Vittorio Emanuele II, il Castello della Madria divenne di proprietà dei marchesi Medici del Vascello che la trasformarono in un’azienda agricola e d’allevamento. 

Nel 1976 fu acquistata dalla Regione Piemonte che istituì l’area protetta del Parco della Mandria ed avviò il recupero del complesso.

Ad oggi il Castello della Mandria è visitabile in tutto il suo splendore e si può godere, inoltre, di una bella passeggiata immersa nel verde del parco!

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI MONCALIERI

Il Castello di Moncalieri si erge sulla collina a sud-est di Torino. La sua origine risale all’epoca medievale e proprio per questo risulta la più antica delle residenze sabaude.

A partire dagli inizi del 600 il castello iniziò la sua trasformazione, da roccaforte difensiva a residenza di svago. Dal 1775 furono creati nuovi spazi ed ampliati altri (come la Cappella Regia), vennero riallestiti gli appartamenti al primo piano per i principi di Piemonte e quello al piano terra destinato ai duchi d’Aosta.

Durante l’occupazione da parte delle truppe francesi, il castello fu utilizzato come caserma e ospedale militare. L’edificio subì così gravi danni, oltre alla perdita della maggior parte degli allestimenti ed arredi.

A partire dal 1817, grazie a Vittorio Emanuele I, si intrapresero i lavori di restauro tra cui lo scalone a tre rampe in marmo di Carrara e la cavallerizza in fondo al cortile principale. Nel tardo 800, il Castello di Moncalieri fu nuovamente abitato dalle donne della famiglia Savoia come la regina Maria Adelaide e le principesse Maria Clotilde e Maria Letizia.

Alla fine della prima guerra mondiale Vittorio Emanuele III decise di cedere allo Stato alcuni castelli, fra cui quello di Moncalieri, che divenne caserma dell’Arma dei Carabinieri (1948). Oggi ospita il 1° Reggimento Carabinieri Piemonte.

Purtroppo nel 2008 subì un incendio, divampato nel torrione sud-est, che ha distrutto parte dell’appartamento di Vittorio Emanuele II. Dopo complessi restauri, terminati solo nel 2017, il Castello di Moncalieri venne riaperto al pubblico.

RESIDENZE SABAUDE: IL CASTELLO DI RIVOLI

Il Castello di Rivoli si erge su un colle a 15 km a ovest della città di Torino.

Esistente sin dal XI secolo come roccaforte militare, il Castello di Rivoli fu acquistato dalla famiglia Savoia nel 1247 e solo dalla seconda metà del ‘500 iniziò ad assumere l’aspetto attuale.

All’inizio del ‘700 divenne uno dei luoghi più importanti per la vita della corte sabauda. Proprio per questo motivo che Vittorio Amedeo II incaricò Filippo Juvarra di ricostruire il castello con un progetto più maestoso (1717-1727). Però a seguito della prigionia di Vittorio Amedeo II, dal 1731 al 1732, il progetto si fermò e rimase incompiuto perché il nuovo re, Carlo Emanuele III, investì su altre residenze come la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Dal 1883, il castello diventò una caserma militare, per poi venire bombardato in parte durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dal 1979, grazie alla decisione della Regione Piemonte di acquisirlo, fu avviato un lungo cantiere di restauro che pose fine al degrado dell’edificio.

Nel 1984 vi fu inaugurato al suo interno il primo Museo d’Arte Contemporanea d’Italia.

10 thoughts on “RESIDENZE SABAUDE: LA CORONA DI DELIZIE”

  1. Sono piemontese di origine, ma sai che non ho mai avuto modo di visitare queste residenze? Devo organizzarmi magari quando torno a trovare i parenti. Sono pessima!

    1. È sempre così… magari si hanno dei posti incredibili a pochi km da casa ma che non si conoscono o si rimanda sempre!!! Devi assolutamente rimediare adesso

    1. Agli inizi di maggio ho una visita guidata prenotata la Palazzina di Caccia di Stupinigi con un tema veramente singolare!!! Non vedo l’ora… meriterà sicuramente un articolo mirato

  2. Bellissime le residenze sabaude, ogni volta che vado a Torino cerco di visitarne una, ma la lista è lunga!

    1. Eeeeh si! Sono ben 16… non le ho visitate nemmeno io tutte e vivo alle porte di Torino 🤷🏻‍♀️ attendo sempre che organizzino qualche evento in costumi d’epoca per vederle in occasioni particolari!

  3. Sono appena tornata da Torino carica di meraviglie. Ho avuto modo di visitare Palazzo reale e la strepitosa Reggia di Venaria Reale. Ho sviluppato in questi ultimi anni una simpatia e una grande curiosità verso la dinastia piemontese dei Savoia e cerco sempre di scoprire qualcosa di più, ogni volta che torno nella regione.

    1. Ti sei trovata a pochi passi da casa mia!!! Io rimango sempre a bocca aperta sentendomi, stranamente, una turista a casa mia 😍

  4. Di queste conoscevo solo la Reggia di Venaria e il Castello di Rivoli, mi piacciono molto questo genere di visita di castelli e residenze reali o nobiliari, grazie per avermene fatte scoprire di nuove!

  5. Vivo in Piemonte e nel corso degli anni ho visto le residenze reali, soprattutto all’epoca delle medie e del liceo, dato che erano le tappe più “gettonate” delle gite scolastiche. Mi manca però all’appello il Castello della Mandria, ma per quanto riguarda gli altri, trovo che siano tutti bellissimi!

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