Con chiunque avessimo parlato, prima della partenza, esprimevano la loro idea sull’Umbria così: “mangerete da dio, preparatevi! Non ve ne pentirete!” e ci elencavano tutte le prelibatezze che avevano mangiato. Alla faccia, adesso lo posso dire, avevano tutti ragione, si mangia veramente benissimo!!!
L’Umbria ti offre materie prime dell’eccellenza, trattate con cura e dedizione!
Eravamo immersi continuamente tra le fertili colline, dove lo sguardo si perdeva tra vigne e uliveti… questa è la patria del vino rosso di Montefalco, il Sagrantino! Già da questa splendida terra, di cui eravamo circondati, dovevamo aspettarci che i frutti offerti sarebbero stati di assoluta bontà.
Questo articolo racchiude tutte le prelibatezze che abbiamo assaggiato, consigliate sia da alcuni amici che dalle persone del posto, che decantano i loro piatti tipici facendoti sognare ad occhi aperti ancora prima che il piatto ti si presenti a tavolo.
PIATTI TIPICI UMBRI… DA LECCARSI I BAFFI!
Il primo piatto che abbiamo gustato, a cui non siamo riusciti a fare a meno per tutto il resto della vacanza, è stato il tagliere di salumi e formaggi con una menzione particolare al Prosciutto di Norcia. Non ci si può assolutamente permettere di approdare in questa terra e non assaggiare queste eccellenze umbre. Vi aspettano sapori forti come il salame di cinghiale, mortadella umbra, capocollo, barbozzo, pecorino e caciotta umbra, il tutto accompagnato da focacce o pane sciapo locale.
Se invece si vuole optare per un idea “street food”, molto economica, allora vi suggerisco un paio di soluzioni squisite. L’immancabile Torta al Testo, chiamata anche Crescia a Gubbio, farcita con salumi e formaggi, patate e salsiccia, verdure oppure l’immancabile regina dello street food umbro, la Porchetta. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta con la soddisfazione assoluta di mangiare un’altra eccellenza locale.
Direi di passare a qualche piatto caldo, da mangiare rigorosamente a tavola, magari seduti in qualche osteria caratteristica! Un primo piatto tipico sono proprio gli Strangozzi, pasta lunga fatta a mano e condita con prodotti tipicamente locali. Ho avuto modo di assaggiarli con il ragù di cinghiale, un’altra eccellenza umbra che non manca mai nei menù dei ristoranti, al tartufo, prodotto degno di fama che si sposa benissimo con la pasta. Ma non solo, ho avuto il piacere di provare il tartufo grattugiato sull’uovo (proposto nel maxi tagliere, a Bevagna, da N’Anticchia) sia presentato, più volte, nell’offerta di bruschette come antipasto.
Un altro prodotto sublime, che vi consiglio assolutamente di provare, sono le lenticchie di Castelluccio, dal sapore unico. Vengono coltivate sugli Appennini, nello spettacolare altopiano circondato dalle montagne del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, divenuto celebre per la fioritura stagionale che, ogni anno a giugno/luglio, dipinge la Piana di Castelluccio di molteplici colori.
Un altro piatto della tradizione umbra, preparato soprattutto d’estate, è la Panzanella. Nata come un piatto povero con ingredienti di recupero. Si tratta semplicemente di una ricca pietanza preparata con pane raffermo, cipolla rossa, pomodori e basilico. A piacere si possono aggiungere anche altri prodotti come tonno, sedano, olive e così via. Personalmente l’ho assaggiato, nella versione tradizionale, durante una cena tra gli uliveti dell’azienda agricola Colle del Magghio (evento Calici di Stelle).
UN PASTO SI PUO’ DICHIARARE CONCLUSO CON L’ASSAGGIO DI UN DOLCE O SBAGLIO?!
I dolci sono un altro cavallo di battaglia per l’Italia e, per le persone golose come noi, non poteva di certo mancare qualche degustazione goduriosa!
Iniziamo con l’infallibile cioccolato che, a Perugia, è ormai un must grazie alla Perugina e, in particolar modo, ai Baci. Per chi è appassionato di questo ingrediente potrebbe interessargli la visita guidata alla Casa del Cioccolato della Perugina con tanto di museo storico, tour della fabbrica, laboratori e corsi a tema, degustazione e ovviamente un shop per comprare souvenir cioccolatosi! Ma non solo, a Perugia è famoso anche il festival Eurochocolate che si svolge tutti gli anni ad ottobre, nel centro storico, dedicato totalmente al cioccolato.
Ho scoperto, direttamente sul posto, altri due dolci tipici a dir poco fenomenali! Il primo è la Rocciata di Assisi, chiamata così, non perché sia dura come una roccia, bensì, “roccia” in dialetto umbro significa “tonda” e si riferisce alla forma tipicamente arrotolata di questo dolce. Si tratta di una sottile sfoglia di pasta a base di farina, acqua e olio d’oliva che racchiude un ripieno di noci, mele ed uva passa. Vengono proposte più variati di farcitura come ad esempio marmellata, cioccolato e pistacchio.
Un altro dolce, scoperto a Spoleto, è stato la Crescionda. Si tratta di una torta al cacao e amaretti e si serve solitamente durante il periodo di carnevale. La versione più popolare, quella che ho appunto assaggiato io, è quella a tre strati: il primo è composto da amaretti e farina, il secondo a base di uova e latte, il terzo al cioccolato. Completano il dolce gli aromi di mistrà (liquore di anice), scorza di limone, vaniglia e cannella. Viene spesso proposto, in accompagnamento, un bicchierino di Montefalco Sagrantino Passito.
Non mi dite che non vi è venuta voglia di correre in Umbria e farvi una scorpacciata di tutte queste prelibatezze!!! Conoscevate tutti questi piatti?! Ne avete altri da consigliarmene?!
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E con estrema soddisfazione, questo articolo è stato decretato il vincitore della Top 5 del mese di Settembre 2020.
Sii prossima tappa 😋😋 grazie per avermi illuminato ho già l’acquolina in bocca 😜
Caspita Stefania… che eccesso di salivazione che mi è venuto!!! Non ti nascondo che giunti al dolce, ho avuto un attimo di esitazione! Dai, diciamo che in Italia ci trattiamo piuttosto bene, eh… non c’è una regione che in tema di squisitezze possa deludere!
Sono felice che finalmente è tornato un articolo sul cibo nella classifica del Best Travel Post su Travel365! 🙂
Proprio pochissimo tempo fa eravamo indecisi se andare in Umbria o in Toscana per fare un bell’itinerario culinario, e poi siamo andati in Toscana perché non avevo mai mangiato la fiorentina ma leggendo di questi deliziosi piatti umbri quasi quasi mi pento di non esserci almeno passata. La prossima volta: Umbria!