Gubbio è un’altra meta umbra che non ci si può permettere di saltare. Fa parte dei borghi più famosi e visitati dell’Umbria, soprattutto per chi ha seguito la serie tv di Don Matteo, è una tappa obbligatoria abbinata a Spoleto. Ahimè non faccio parte della cerchia dei fan della serie tv, bensì degli amanti della Bella Italia.
Secondo alcuni consigli, letti su blog dedicati a famiglie con bambini, ho strutturato la visita a Gubbio in maniera alternativa. Pur non avendo figli, ma essendo noi stessi degli eterni bambini un po’ cresciuti, abbiamo apprezzato, divertendoci, questo fantastico borgo.
GUBBIO EXPRESS: VISITA A BORDO DEL TRENINO
Essendo l’Umbria famosa per il suo territorio collinare, cosparso di continue salite, abbiamo optato per una visita a bordo del trenino Gubbio Express. Oltre ad avere il privilegio di visitare tutti i punti salienti, facendo un bel giro panoramico di circa 40 minuti, ti offre la possibilità di usufruire dell’audio guida ascoltando la descrizione storico-culturale della città di Gubbio. Purtroppo, essendo una fanatica della fotografia, non è proprio il tour più adatta a me; il trenino va, sì, molto piano e toccando tutti i punti d’interesse ma non mi ha dato modo di soffermarmi per immortalare tutti i monumenti che mi hanno colpito e quindi, dopo 10/15 minuti, ho capito che avrei dovuto godere della visita mettendo la macchina fotografica nello zaino.
Il punto di partenza del Gubbio Express, come quello d’arrivo, è proprio piazza Grande dove è presente il famoso Palazzo dei Consoli, simbolo indiscusso di Gubbio. Dalla piazza si può godere di un bellissimo paesaggio ma, non sarà mai, come la vista mozzafiato che si può ammirare prendendo la Funivia Colle Eletto.
Scesi dal trenino ci siamo diretti subito alla funivia che risulta, innanzitutto, molto particolare nella sua struttura… esteticamente ha una forma simile ad un cestello appeso ad un filo o, come ho esclamato in una registrazione video, mi è sembrato di entrare in una “gabbia di uccellini”!!! Si può salire 2 persone per cestello, al prezzo di 6€ a persona a/r, e godere del meraviglioso panorama che ti toglie letteralmente il fiato per ben 10 minuti di salita portandoti ad un altitudine di 827 mt.
Arrivati in cima si può visitare la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città. Durante il giorno del patrono, che si svolge il 15 maggio, avviene la tanto sentita Festa dei Ceri, le cui origini risalgono al XII secolo. Ogni anno, alle 11,30 del 15 maggio, in piazza Grande si svolge l’alzata dei Ceri (si tratta di tre macchine lignee cave alte 5 mt e pesanti 300 kg). Su ogni Cero viene posta la statua del santo a cui appartiene: Ubaldo protettore dei muratori, Giorgio patrono degli artigiani e Antonio protettore dei contadini e degli studenti. I Ceri vengono fissati verticalmente ad una barella sotto i quali si dispongono i portatori, detti i ceraioli. Il culmine della festa si tocca nel tardo pomeriggio, ha inizio una corsa frenetica che attraversa tutta la città e risale le pendici del Monte Ingino, riportando i Ceri alla Basilica di Sant’Ubaldo, dove rimarranno fino alla prima domenica di maggio dell’anno successivo e dove, appunto, le abbiamo trovate noi!
Dopo il nostro giro panoramico, siamo scesi, e abbiamo raggiungendo piazza Grande entrando nel fulcro delle strette vie di Gubbio con botteghe e ristoranti caratteristici. Finché non abbiamo trovato la Fontana del Bargello che ci ha fatto guadagnare il titolo di Matti onorari di Gubbio!!! Vi starete chiedendo come, giusto?! Ahahahah!!! Vi giuro che ci siamo fatti un sacco di risate, forse per questo che poi ti prendono per Matto… per acquisire la patate da Matto bisogna fare tre giri attorno alla fontana del Bargello e farsi bagnare con l’acqua della fontana… davanti agli occhi di tutti, mi raccomando zero vergogna, sa da fare!
Proprio di fronte alla fontana trovate una bottega di artigianato per farvi consegnare la patate con il vostro nome.
Abbiamo continuato ad immergerci tra le vie del bellissimo centro storico, facendoci ammaliante dagli edifici storici di cui eravamo circondati. In ogni angolo del borgo, con piazze e vicolo, si aprono scorci caratteristici che ci hanno lasciato assaporare un viaggio d’altri tempi.
E’ arrivata l’ora di pranzare e abbiamo deciso di fermarci a gustare uno dei piatti tipici di Gubbio: la CRESCIA, deliziosa e sostanziosa direi!
TIPS: il locale per eccellenza dove assaggiare questa bontà è proprio LA CRESCIAMIA. Noi abbiamo provato quella con la porchetta, a dir poco fenomenale, e quella con capocollo e formaggio, squisita!
Dopo una mattinata così divertente e adrenalinica, un pranzo squisito e l’acquisto di qualche souvenir, è arrivata l’ora di tornare al residence, buttarci in piscina per un pomeriggio di relax e sicuramente con temperature più accettabili!
Se il mio racconto vi ha tratto ispirazione e vi ha fatto venir voglia di andar subito a Gubbio, allora, fatemelo sapere lasciandomi un commento e un like proprio qui sotto!