Come vi avevo anticipato il mese scorso, la rubrica di Viaggio di Gusto di marzo sarebbe stato coronato con l’articolo su l’ultima portata del nostro menù tipico piemontese. Per molti golosi sarà sicuramente la più importante ed il mio compito sarà accompagnarvi in questo viaggio culinario alla scoperta delle 8 tipicità dolciarie piemontesi e la loro storia.
CRI CRI: LA CARAMELLA DAL CUORE DI CIOCCOLATO
Voglio iniziare dalla più curiosa! Avete mai sentito parlare delle caramelle Cri-Cri? Penso in pochi, forse solo i piemontesi. Iniziamo con svelarvi il fatto che le caramelle Cri-Cri non sono delle vere e proprie caramelle. Si vestono da caramella con le sue carte dai colori brillanti e la sua forma rotonda ma nascondono al loro interno il cuore di nocciola, ricoperto di cioccolato e rivestito di momparigli.
C’è persino una storia romantica dietro a questa particolarità dolciaria piemontese. La leggenda narra di una giovane coppia di fidanzati torinesi. Il ragazzo, ogni qualvolta si incontrava con la fidanzata Cristina, passava in una pasticceria della zona dove comprava questi deliziosi cioccolatini ricoperti di zucchero. La commessa della pasticceria, che li conosceva entrambi e che aveva visto nascere il loro amore, sapeva come lui fosse solito chiamare la sua fidanzata, così ogni volta che il ragazzo andava a comprare le praline lei gli chiedeva “Cri?” e lui rispondeva con un sorriso innamorato “Cri!”. Il proprietario del negozio, assistendo più volte a questa scena, in onore dei due innamorati, decise di chiamare i suoi cioccolatini con il nome di “cri-cri”.
GIANDUIOTTI: SIMBOLO DELL’ARTE DOLCIARIA TORINESE
A proposito di cioccolato, ecco a voi il cioccolatino simbolo dell’arte dolciaria torinese, il gianduiotto. Avvolto dalla sua carta dorata e dalla forma inconfondibile, il gianduiotto è composto da una miscela di cioccolato e pasta di nocciola nominata, appunto, gianduia.
Questo impasto è nato a Torino nel 1806 grazie a dei mastri cioccolatai. Il blocco economico, ordinato da Napoleone per i prodotti britannici e delle sue colonie, fece si che i cioccolatai torinesi dovettero sostituire il costosissimo cacao con la nocciola delle Langhe, facilmente reperibile ed inevitabilmente più economica. Fu così che nacque il golosissimo impasto del gianduiotto.
BONET: IL BUDINO TIPICO PIEMONTESE
Se si parla di dolci tipici piemontesi, ecco quello presente in tutti i menù di ristorazione e non solo.
Il bonèt ha origini antichissime, pare risalga al XIII secolo, e il suo nome deriva dal dialetto piemontese. La parola bonèt indica un cappello tondeggiante, la cui forma ricorda quella dello stampo di rame e di alluminio in cui viene cotto il dolce. Si dice anche che il nome sia nato non perché il suo stampo assomigliasse a un cappello, ma perché servito alla fine del pasto. Perché, si sa che all’epoca, prima di uscire di casa, il cappello era l’ultima cosa che veniva indossata. Ecco perché il bonèt è visto come il gran finale di un pasto.
Questo dolce ha la sostanza di un budino ed i suoi ingredienti principali sono uova, zucchero, latte, rum, cacao e amaretti secchi. A volte vengono aggiunte le nocciole delle Langhe oppure il caffè.
KRUMIRI: OMAGGIO AI BAFFI DEL RE
I krumiri sono dei biscotti simbolo di Casale Monferrato e furono creati, nel 1878, dal pasticciere Domenico Rossi. Pochi e semplici ingredienti (farina, burro, zucchero e uova in quantità specifiche) ma di una sagoma assai particolare. Si dice che i krumiri siano un omaggio ai baffi del re Vittorio Emanuele II di Savoia. Si possono gustare sia da soli che inzuppati nel tè, nella crema di zabaione o nei vini dolci liquorosi per esaltarne il gusto.
Ad oggi li si trova ovunque, ma i krumiri originali vengono venduti nella storica pasticceria Krumiri Rossi di Casale Monferrato. Si trovano confezionati nella storica latta rossa con l’immagine impressa del Re e lo stemma Savoia.
BACI DI DAMA: BISCOTTI ROMANTICI
Un altro biscotto di pasticceria fa parte delle tipicità dolciarie piemontesi. I baci di dama sono legati anch’essi alla famiglia Savoia. La leggenda narra che il re Vittorio Emanuele II volesse dai suoi cuochi di corte la presentazione di un nuovo dolce, dalla forma e sapore diverso dal solito. I cuochi reali si misero all’opera e con semplici ingredienti, quali farina, zucchero, uova e cioccolato, composero i celebri baci di dama. Due biscotti tondi tenuti insieme dal cioccolato, è questa l’innovazione che colpì il re e che sembrano romanticamente baciarsi. Si pensa, inoltre, che il nome derivi dal fatto che la sua forma ricorda le labbra di una donna intenta a dare un bacio.
PASTE DI MELIGA: I FROLLINI DEI POVERI
Antichi frollini piemontesi, le paste di meliga sono nate per caso e per far fronte all’estrema povertà. Furono ideati anticamente da fornai cuneesi, in un periodo in cui l’eccessivo aumento del costo della farina portarono i fornai a mescolarla con il frumento di mais. Infatti il nome paste di meliga deriva da melia, che vuol dire granoturno in piemontese. Al frumento di mais vengono aggiunti burro, zucchero, miele, uova e scorza di limone.
Tradizionalmente le paste di meliga venivano mangiati a fine pasto, inzuppati nel vino passito, dolcetto o moscato. Si dice fossero i preferiti di Camillo Benso Conte di Cavour che era solito mangiarli accompagnati con un bicchiere di Barolo chinato.
BRUT E BON: I DOLCI BRUTTI MA BUONI
Tradizionali della provincia di Novara, i Brut e Bon (chiamati anche brut ma bon, brutti ma buoni) sono dei dolci di pasticceria secca dalla forma irregolare. Sono realizzati con semplici ingredienti, zucchero, albume d’uovo e vaniglia, impreziositi dal gusto inconfondibile di nocciole piemontesi.
TORTA 900: CELEBRAZIONE DEL NUOVO SECOLO
Concludiamo con una celebre torta che segna un periodo ben definito nella storia! A fine dell’Ottocento, il celebre pasticciere di Ivrea, Ottavio Bertinotti, decise di creare un nuovo dolce da proporre ai suoi clienti. Una torta realizzata da due strati di pan di spagna al cioccolato, farcita con una delicata mousse al cioccolato e ricoperta da zucchero a velo. Ecco a voi la Torta 900 che celebra l’inizio del nuovo secolo. Il segreto sta nella deliziosa mousse che, tutt’oggi, rimane una ricetta segretissima e che persino la famiglia Balla (che rilevò il laboratorio ed il brevetto nel 1972) continua a mantenere segreta.
Per assaggiare l’autentica Torta 900 bisogna recarsi alla Pasticceria Balla ad Ivrea in corso Re Umberto 16.
Se volete scoprire i piatti tipici piemontesi non vi resta che leggere questo articolo e, attenzione, vi verrà sicuramente l’acquolina in bocca!!!
Hai detto proprio bene….mi è venuta l’acquolina in bocca….tutti i dolci menzionati nel tuo racconto li ho mangiati tranne uno….la torta 900. Sono in Piemonte da più di 50 anni ma non solo non l’ho mai mangiata, ma neanche viste nelle pasticcerie che frequento. Sarà mia priorità scoprirla al più presto. Grazie Stefania per avermi fatto conoscere la storia
Devi recarti nella Pasticceria Balla di Ivrea per poter assaggiare l’unica autentica Torta 900 😜
Non ero a conoscenza che tutte queste delizie fossero specialità Piemontesi.. Soprattutto i baci di dama ❤️
Non sei la prima a scriverlo e sono contenta di avervi svelato questa piccola chicca 😜
Quante delizie in questo articolo!
Io purtroppo sono celiaca e, quindi, la maggior parte non posso assaggiarle, ma posso sicuramente dire che i brutti e buoni sono super!!
E’ un supplizio leggere questo articolo per te allora 😕
Sono dipendente letteralmente dai gianduiotti… Li amo, li mangio sempre volentieri e li cerco sempre originari di Torino e della zona circostante. Che dire della torta 900? Non l’avevo mai sentita e sicuramente ne mangerei a chili!!
Grandeeee 🤩🤩🤩 sicuramente ti piacerà tantissimo la Torta 900!!!
La leggenda delle caramelle Cri- Cri è dolcissima come, immagino e con l’acquolina in bocca, le caramelle stesse. Questo è il blog post che una golosa come me non dovrebbe leggere mai, adesso ho voglia di assaggiare tutto. 🙂
🤣🤣🤣 fantastica!!! Ultimamente ci rimangono poche gioie, almeno godere del cibo 😜
Ammetto di non essere una grandissima amante di dolci, ma conosco comunque i krumiri e i baci di dama, gli altri proprio no! Sono irrecuperabile lo so
Già conoscere i krumiri direi che non è da tutti, ma non ti perdono il fatto che nella tua lista non ci siano i gianduiotti 🤣 male, molto male 😜
Li conosco e li ho assaggiati tutti tranne la Torta 900. Essendo io golosissima di cioccolato ovviamente ora ho fisso in mente il pensiero che prima o poi dovrò assaggiarla!
🤣🤣🤣 direi che è una buona occasione per fare un salto in Piemonte!!!
Pur avendo vissuto qualche mese a Torino, alcuni di questi dolci non li conoscevo. Adoro invece baci di dama e gianduiotti, sono davvero buonissimi!
Alcuni dolci sono meno conosciuti di altri, purtroppo! La prossima volta che verrai a Torino dovrai assolutamente rimediare 😉
Non c’è storia dovevo nascere in Piemonte , il bonet i baci di dama e i gianduoitti sono esageratamente buoni, non conoscevo invece le caramelle cri cri
🤣🤣🤣 meravigliosaaaaa!!! Quando verrai in Piemonte allora la prima tappa dev’essere proprio l’assaggio dei cri cri 😉 sicuramente te li porterai anche come souvenir a casa!
A me l’acquolina in bocca è già venuta, come facciamo?
Tra questi conosco solo i gianduiotti, che amo alla follia, e i baci di dama che non sapevo fossero piemontesi. Se dovessi capitare in Piemonte verrò qui a prendere appunti per assaggiare tutti questi dolci!
Che piacere leggere un commento così!!! Sono veramente contenta che il mio articolo ti abbia ispirato e che lo userai come punto di riferimento per il tuo prossimo viaggio in Piemonte 🥰🥰🥰
Oddio che fame mi è venuta, per fortuna è la settimana di Pasqua e il cioccolato non manca, però la Torta del 900 o i baci di dama mi fanno venire l’acquolina in bocca. Molto bella invece la leggenda dei cioccolatini Cricri
Piccole curiosità che non tutti sanno, nemmeno i piemontesi 😜
Sono una super golosa di dolci e con questo articolo mi hai fatto venire davvero l’acquolina in bocca!! Tra questi conosco i cioccolatini gianduiotti e i baci di dama che sono i miei preferiti, non sapevo però che fossero tipici del Piemonte!!
Mi fa veramente molto piacere che abbia risvegliato in te la voglia di golosità piemontesi!!! Difficile resistere a volte 🤣
No, va be, questo articolo va assolutamente salvato!!! Ho avuto l’acquolina dall’inizio alla fine, soprattutto per le caramelle cri cri, che non ho mai assaggiato XD
Mi fa molto piacere che hai trovato sorprendente i miei suggerimenti culinari!!! Non ti rimane che provarne la bontà di persona il prima possibile 😜