La prima cosa che ho pensato appena ho conosciuto Camillo Balossini è stata “un’occasione come questa quando mai mi ricapiterà!!!”.
Un professionista che ama la Storia e ha trasformato la sua passione in un lavoro che definisco a dir poco affascinante, travolgente e particolarmente interessante.
Non siete curiosi di scoprire di cosa si tratta?!
Camillo Balossini è un fotografo professionista di Novara. Oltre ad essere un appassionato di Storia, è un fervente sostenitore della Ricostruzione Storica. Da oltre 15 anni immortala, con la sua macchina fotografica, gli usi e costumi di epoche passate ricreate in ambientazioni storiche come palazzi e castelli. La sua visione è racchiusa in questo semplice concetto: “Solamente una fotografia storica, ben realizzata, è capace di catapultare nel passato chi la osserva“.
Ma per vivere al meglio il mondo di Camillo Balossini, ho pensato di proporgli un’intervista a cui lui ha risposto con estremo entusiasmo e disponibilità… diamo a lui la parola!
Buongiorno Sig. Balossini, come e quando si è sviluppato il suo interesse per la fotografia?
Buongiorno Stefania e a tutti i lettori!!!
Sin da ragazzo ho sempre avuto interesse per tutto ciò che è immagine e del potere che ha essa nel trasmettere emozioni e bellezza. Quindi non solo pittura o altre forme di arte tradizionale, ma anche la fotografia. Uno straordinario mezzo che restituisce frammenti di vita vissuta, stati d’animo e tutto ciò che può colpire la nostra immaginazione. Così, quasi per caso, ho incominciato a utilizzare la mia prima reflex per fissare i ricordi e le emozioni legate alle vacanze e, piano piano, ne è diventata una vera e propria professione.
E’ specializzato nella fotografia di Rievocazioni Storiche; cosa l’ha portata a scegliere questa nicchia?
Ho scoperto il mondo della Rievocazione Storica agli inizi degli anni 2000, spinto dalla mia grande passione per la Storia. E’ stato amore a prima vista! Poter rivivere, in prima persona, usi e costumi di epoche passate è un’esperienza unica, coinvolgente e piena di sorprese. Con il passare degli anni ho compreso l’enorme potenziale mediatico di questa “Arte Culturale” nell’ambito della promozione turistica o altri settori in cui la Storia può giocare un ruolo importante. Nasce così “Tutta un’Altra Storia” un concept differente e pionieristico per raccontare il passato con immagini che sanno catturare l’essenzialità della Storia senza filtri che potrebbero snaturare il significato profondo della Storia stessa.
Come funziona la preparazione di un set fotografico?
Gran parte del mio tempo lo dedico alla ricerca di argomenti che potrebbero risultare interessanti per Case Editrici, Agenzie fotografiche e Operatori nel marketing culturale.
Segue un brainstorming con le Associazioni Culturali (scelte in base alla loro preparazione e periodo storico) nel quale vengono esaminati tutte le componenti per realizzare al meglio il servizio fotografico (personaggi, sceneggiatura, scenografia, location, abiti, nr. di set, ecc…).
Si arriva così alle riprese vere e proprie dove oltre alla cura delle luci (a disposizione o artificiale) e della messa in scena, è fondamentale una perfetta intesa tra fotografo, segretaria di produzione e rievocatori. Portato a casa il lavoro, si passa ad una fase molto delicata che è quella della selezione delle immagini più iconiche e la post produzione delle medesime. Ciò permette di creare un prodotto che possa rispondere il più possibile alle esigenze del cliente finale.
Qual è il periodo storico di cui è particolarmente affascinato?
Amo tutti i periodi storici; ognuno ha in se peculiarità particolari, affascinanti e che lo rendono unico.
Quali sono stati i progetti, a cui si è dedicato, che le sono piaciuti maggiormente e perché?
Mi piace realizzare progetti in cui location, sceneggiatura, scenografia, luci, personaggi, confronto con i rievocatori e post produzione lo possano rendere unico.
Progetti come “Vita quotidiana in un villaggio Carolingio”, “Vita quotidiana alla Rocca di Montefiore Conca“ o “I sette vizi capitali” li ho trovati molto stimolanti dal punto di vista professionale e umano.
Vuole parlarci del progetto “Immortala la Storia”?
Immortala la Storia è un progetto innovativo che nasce dalla collaborazione con l’Associazione Culturale Istoria. La finalità è quella di far rivivere luoghi storici (castelli, residenze, palazzi, ecc.…) attraverso la messa in scena di spaccati di vita quotidiana con personaggi interpretati dai rievocatori. Un format rivolto a tutti coloro che desiderano promuovere il proprio territorio e il patrimonio storico culturale.
Ci sono dei corsi di fotografia a tema Rievocazione Storica?
Al momento nessuna scuola di fotografia e/o comunicazione ha ritenuto opportuno creare dei corsi specifici in questo settore. Tutto il mio bagaglio professionale è frutto di esperienze con importanti Agenzie fotografiche, Case editrici, consigli di colleghi nel campo della moda, condivisione di esperienze e argomenti storici con i rievocatori e oltre 200 tra set e manifestazioni storiche.
E’ un settore molto particolare della fotografia, una disciplina nuova e non paragonabile o assimilabile ad altre. In essa confluiscono diverse “materie” di comunicazione visiva (cinema, arti figurative, ritratto, ecc…) che devono essere rimodellate e mixate in uno stile ben definito e riconoscibile.
Lavora o ha lavorato per testate giornalistiche e set cinematografici?
All’inizio della mia professione, ho avuto modo di lavorare per alcune testate giornalistiche locali, passando in breve tempo a collaborare con l’Agenzia fotogiornalistica nazionale A.N.S.A. di Roma. Dal 2010 ho iniziato la mia collaborazione con Case Editrici e Agenzie fotografiche (Mondadori, SpreA Editore, Arcangel Images, Bridgeman Images, Plainpicture Images, Alamy Images, Mondadori Porfolio).
Per quanto riguarda i set cinematografici, invece, è ancora un sogno nel cassetto da realizzare!
Ci vuole consigliare delle Rievocazioni Storiche, presenti annualmente a livello nazionale, per cui vale la pena assistere?
In Italia c’è un buon livello di Rievocazioni Storiche, che si contraddistinguono per la ricerca Storica e massima cura possibile nei dettagli di abiti e accessori.
Per non escludere involontariamente alcune, l’unico consiglio che mi sento di dare è quello di seguire gli eventi in calendario su Facebook. In genere quelle più filologiche sono organizzate da Associazioni Culturali note non solo a livello nazionale ma anche a livello Europeo.
Non mi rimane che ringraziare Camillo Balossini per il ricco ed affascinante bagaglio di informazioni che ci ha fornito. Uno spaccato interessate e coinvolgente del mondo della fotografia.
Di seguito i canali per seguire ed approfondire la professione di Camillo Balossini
Molto utili, le rievocazioni storiche, soprattutto per valorizzare destinazioni ancora poco conosciute. Non amo invece quelle troppo commerciali, turistificate e che hanno perso la loro identità.
Adoro le foto di Camillo Balossini perchè hanno un carattere unico a livello di ritrattistica e realizza sempre scatti fantastici e ovviamente ho una foto preferita: quella del templare sulla copertina di Focus per me è pura magia!
Aver fatto la sua conoscenza e aver avuto la possibilità di questo confronto è stato sorprendente!!!! Sono affascinata sia della sua bravura ma soprattutto del tema che tratta 🤩🤩🤩