Ci rechiamo puntualmente ad Altavilla Irpinia grazie agli affetti che ci legano a questo paese. Da quando condivido la mia vita con Marco sto riscoprendo ed assaporando molti angoli della Campania, sua terra d’origine. Ma Altavilla Irpina merita un articolo in particolare, in quanto si tratta del paese dove Marco ha trascorso la maggior parte delle sue estati durante l’infanzia e la gioventù.
Altavilla Irpina è un piccolo borgo in provincia di Avellino, con poco più di 4000 abitanti, immersa nella verdeggiante Irpinia. Si estende su tre colli, Torone, Ripa e Foresta, dove gli alberi di nocciole e castagne circondano il paese. Altavilla è caratterizzata da una variopinta via centrale, chiamata il Corso, dove locali, botteghe e negozietti si susseguono sino a risalire il dedalo di strette viuzze, con singolari scalinate, tra le affascinanti ed antiche case che compongono il borgo antico.
Il Corso
Si rimane ammaliati da Altavilla Irpina per gli splendidi scorci panoramici, per il tempo che sembra si sia fermato e per gli schiamazzi dei bambini che giocano ancora per strada.
I visitatori, invece, si recano ad Altavilla Irpina perché è un borgo pieno di tradizioni, dove le manifestazioni ed i pellegrinaggi sono ancora il cuore pulsante.
PALIO DELL’ANGURIA
Una delle feste più sentite ed acclamate è il Palio dell’Anguria, che si tiene tutti gli anni il 18 agosto. Sin dal 1979 gli altavillesi organizzano questa fantastica rievocazione storica, in costumi medievali, che coinvolge l’intero borgo per ben tre giorni. Questa manifestazione trae spunto da un antico episodio storico che vide protagonisti Costanza di Chiaromonte, già Regina di Napoli, ed Andrea De Capua, feudatario di Altavilla. L’evento più saliente del Palio dell’Anguria è sicuramente la corsa degli asini che si disputa lungo il Corso. I diversi borghi, più di venti, si sfidano in una corsa a batterie. I fantini, che passano il turno, dovranno correre nella finale con un’anguria sotto il braccio e depositarla integra ai piedi della “regina”.
Nell’intervallo tra le batterie e la finale, un corteo storico, formato da figuranti, musici e sbandieratori, sfilano lungo un itinerario addobbato con vessilli e richiami medioevali, rievocando un antico episodio storico. Le origini del Palio sono antichissime, risalgono alla fine del XIV secolo, quando Costanza di Chiaromonte soggiornò ad Altavilla. In quell’occasione, per celebrare l’arrivo della Regina, gli abitanti delle contrade circostanti si precipitavano per portare doni alla Sovrana, e da qui che proviene lo spunto del Palio.
I BATTENTI DI SAN PELLEGRINO
Ad Altavilla Irpina, nel fulcro del centro storico, difronte al Palazzo Baronale, è presente il santuario dove vengono venerati ben tre santi: San Pellegrino, San Bernardino da Siena e Sant’Alberico Crescitelli.
Una manifestazione, particolarmente sentita, è proprio il pellegrinaggio in onore di San Pellegrino. Tutti gli anni, il 24 agosto, le diverse borgate circostanti formano una processione per recarsi ad Altavilla Irpina per venerare il Santo. I “protagonisti” del pellegrinaggio, chiamati i Battenti, percorrono chilometri e chilometri per recarsi al Santuario, vestiti rigorosamente di bianco con una fascia rossa e completamente scalzi. Il nome “battenti” deriva dal battito dei piedi nudi sull’asfalto, spesso rovente.
SAN BERNARDINO DA SIENA
Il santo patrono di Altavilla Irpina è San Bernardino da Siena. La leggenda narra che nel 1440, il frate francescano Bernardino da Siena passò per Altavilla, diretto a L’Aquila. Giunto sul ponte, vicino alle ultime case sulle Ripe, nel chiedere ristoro agli abitanti e ricevendo del pane ed un bicchiere di vino, il frate esclamò “Altavilla tremerà ma non cadrà!“. Infatti durante il terremoto del ’80, avvenuto in Irpinia, questa profezia si avverrò, ci furono sì degli ingenti danni ma Altavilla si salvò.
SANT’ALBERICO CRESCITELLI
Il terzo Santo venerato ad Altavilla è Alberico Crescitelli, nato ad Altavilla nel 1863, sacerdote e missionario in Cina. Durante la sua permanenza in Oriente fu torturato, massacrato e fatto a pezzi dai comunisti cinesi (la cosiddetta rivolta dei Boxer) e la leggenda narra che i suoi resti, buttati nel fiume nei pressi del villaggio cinese, si riunirono ricomponendo il corpo.
Ad Altavilla è presente il Museo, allestito presso la casa natale del Santo altavillese, dove sono conservate le reliquie della sua vita quotidiana.
MINIERA DI ZOLFO
Un’importante risorsa per gli abitanti di Altavilla Irpina sono state le miniere di zolfo. Nate nel 1863 grazie alla famiglia Capone che, scoprendo ed investendo su questa importante risorsa, diede lavoro a migliaia di operai, per oltre un secolo, rendendo Altavilla un paese molto fiorente e portando, inevitabilmente, ricchezza e prestigio. Nel secondo dopo guerra ci fu un drastico declino, a seguito della scoperta di importanti giacimenti in Siberia e Sud America e con l’avvento delle tecniche più moderne. Tutt’ora la miniera è aperta ma si contano solamente pochi operai.
NEI DINTORNI
Se andate ad Altavilla Irpina per più giorni e volete esplorare qualcos’altro nei dintorni, ecco qualche suggerimento per voi. A poca distanza si trovano Summonte e Montesarchio, entrambi presenti nel circuito de I Borghi più Belli d’Italia. Ma anche l’antica città di Benevento merita assolutamente una visita e a breve vi proporrò un interessante itinerario per esplorarla in un giorno.
Questo articolo su Altavilla Irpina ha attratto il vostro interesse?! Ho scatenato in voi la curiosità di perdervi tra le strette viuzze, girare in avanscoperta dei meravigliosi scorci sulle verdeggianti colline e godere dal vivo delle diverse manifestazioni?!
Questa terra ha ancora molto da offrire!
Ciao Stefania visiti spesso borghi meravigliosi mi piacerebbe visitare …assistere al palio dell’ anguria…brava
Bell’articolo, era proprio questo il genere di articoli che volevo fare ma non ho mai avuto molto tempo per farlo.