Questo mese, come articolo ospite, abbiamo un meraviglioso borgo del Trentino Alto Adige. Fascino e tradizioni popolari caratterizzano Castelrotto, singolare borgo in provincia di Bolzano. Chi meglio dei blogger “tradizionieri” per farci raccontare le diverse particolarità!
Lascio la parola ai Fuma C’anduma…
Ciao a tutti!
Noi siamo i Fuma C’anduma, una coppia di ragazzi torinesi che viaggiano per il mondo alla ricerca di tradizioni popolari, eventi locali e folklore di un luogo. Ci piace definirci tradizionieri!
Abbiamo moltissimi obiettivi e iniziative per quest’anno!
Lo scorso 2020 abbiamo iniziato a visitare i borghi nominati Bandiera Arancione, dal Touring Club Italiano, e Borghi più belli d’Italia, dall’associazione privata omonima. L’estate 2020 ci ha portati in un on the road in Puglia e in Trentino Alto Adige dove, tra le altre cose, siamo riusciti a scovare e raggiungere alcuni di questi borghi da aggiungere alla nostra lista!
Oggi prendiamo al volo l’occasione di essere ospiti di Stefania sul suo blog per presentarvi Castelrotto, in Alto Adige!
CASTELROTTO: COME ARRIVARE
Innanzitutto Castelrotto è un piccolo paese in Trentino, a pochi km da Bolzano. Se non si dispone di un mezzo proprio, è possibile raggiungere il borgo tramite il bus 170, in partenza dall’autostazione di Bolzano o dalla stazione ferroviaria di Pont Gardena. Dal capoluogo ci vorrà circa un’ora.
COSA VEDERE A CASTELROTTO
Il centro storico di Castelrotto racchiude tutte le attrazioni del luogo. Nelle piazza principale, Piazza Kraus, si erge il campanile simbolo della città, il più alto dell’Alto Adige con i suoi 82 metri e le sue 9 campane. Fu ricostruito alla fine del Settecento in seguito ad un incendio che lo distrusse totalmente.
Separato dal campanile (caratteristica inusuale e particolare!) c’è il Duomo della Montagna, dedicato ai santi Pietro e Paolo. Al suo interno si notano le tre navate, divise da sei colonne, e la pala dell’altare dedicata all’Assunzione di Maria.
Nel centro storico si possono notare le insegne dei negozi in ferro battuto e le facciate affrescate dei palazzi.
Di fronte alla chiesa ha sede il museo dei costumi tradizionali dedicato ai costumi indossati durante le processioni e le cerimonie. E noi, da buoni tradizionieri, non potevamo perderlo! Gli uomini indossavano una camicia bianca, un gilet scuro in loden (“lana”, il cui primo bottone era rigorosamente aperto), pantaloni, scarpe alte e un cappello decorato con un garofano. Le donne, invece, portavano una lunga gonna nera, un bustino nero di velluto, un grembiule blu o nero e un foulard di seta colorato. Inoltre, le signore sposate usavano una forcella argento per raccogliere i cappelli con uno chignon, mentre le nubili portavano trecce con un nastro di velluto nero.
Se sei un patito dei musei, ti consigliamo il museo del contadino e il museo della scuola. Il primo conserva antichi attrezzi del mondo contadino e nasce dall’idea di Michael Jaider, il quale trasformò il suo fienile in un piccolo museo. Il secondo raccoglie la vita scolastica di 60 anni di storia: dal 1933 al 1993. La raccolta di oggetti comprende documenti didattici e oggetti di arredo. Tra gli altri oggetti figurano cartelle, lavagne e quaderni nel periodo austroungarico e fascista. Un viaggio nella storia italiana!
CASTELROTTO OUTDOOR
Da piazza Kraus si può raggiungere Monte Calvario, un piccolo colle da cui si può ammirare un bellissimo panorama del paese. Il percorso, di circa 1 km, dura una ventina di minuti lungo una via crucis, alla fine della quale, si potranno ammirare le cappelle dedicate alla passione di Cristo.
Un’altra passeggiata da poter fare conduce alla chiesa di San Valentino, una delle chiese più fotografate della zona. Al suo interno, un affresco dei Re Magi nel paesaggio trentino e un trittico tardogotico dominano la scena.
LE TRADIZIONI DI CASTELROTTO
Infine, non potevamo non parlare delle tradizioni di questo borgo!
Dal Monte Calvario, ogni anno, parte la Cavalcata Oswald von Wolkenstein, una manifestazione storico-cavalleresca dedicata al poeta e cavaliere vissuto in queste zone tra il ‘300 e il ‘400. Tre giorni di performance a cavallo in un clima medievale unico nel suo genere.
Un evento particolare è il matrimonio contadino che, ogni anno dispari, è celebrato nei mesi freddi dell’anno, in quanto, nei mesi caldi si lavora la terra. La cerimonia inizia con le carrozze che percorrono i paesaggi innevati giungendo a Castelrotto dove gli invitati attendono gli sposini. Il corteo sfila in abiti tradizionali e la festa prosegue tra piatti locali e danze tipiche della zona.
Infine, Castelrotto è conosciuta per il gruppo musicale dei Kastelruther Spatzen (“Passerotti di Castelrotto”) e per la loro musica folk nata alla fine degli anni ’80. In città c’è anche un museo dedicato a questa band.
Ciao ragazzi! Castelrotto è un borgo davvero fantastico! Lo ho visto sia in estate che in inverno e ne sono innamorata!
La verità è che non vedo l’ora di tornarci anche la terza volta, magari quando saremo in po’più liberi dalla pandemia!
Mimì
Sono contenta che hai scritto questa testimonianza!!! Dai ancora più voce ai piccoli gioielli nascosti nella nostra meravigliosa Italia 😍
Mi manca girare tutta quella zona del Trentino Alto Adige… ci sono paesaggi davvero suggestivi come questo bellissimo borgo!
Personalmente ho visitato la zona del Trentino Alto Adige solamente durante i mercatini di Natale ma grazie ai Fuma C’Anduma ho scoperto questo posticino veramente meraviglioso!
Sono stata a Castelrotto nel 2016 e in questa occasione mi sono innamorata perdutamente dell’Alpe di Siusi e di questa zona dell’Alto Adige. Ricordo di aver visitato il museo degli Kastelruther Spatzen e la loro musica mi ha conquistato letteralmente!
Benissimo, la tua testimonianza sarà sicuramente molto utile ed interessante per i miei lettori!!!
Vestments carino questo borgo , non lo conoscevo , un’ altro gioiellino da inserire nelle visite italiane
Un anno a questa parte la mia lista di sta riempendo a dismisura 🤣