La nostra seconda giornata ha inizio con la visita del maniero più famoso della Val d’Aosta, il Castello di Fénis. Quando si decide di visitare questo magnifico territorio, prevalentemente montuoso, il Castello di Fénis è una tappa obbligatoria del tour. Risulta anche facilmente accessibile, si trova alle porte del borgo e ai piedi della montagna.
CASTELLO DI FENIS
Costruito nel XIII secolo, ebbe prettamente una funzione di residenza signorile. Non essendo posizionato su un promontorio, si capisce fin da subito che il castello non ha uno scopo bellico, anche se, a protezione dell’intero nucleo si trova una doppia cinta muraria merlata con torrette di guardia collegate da un cammino di ronda.
L’aspetto attuale del castello risale alla metà del XIV secolo, grazie ad Aimone di Challant, che fece costruire il nucleo abitativo a forma pentagonale e la cinta muraria esterna. Successivamente, il figlio Bonifacio I di Challant fece aggiungere un secondo piano al complesso abitativo, ricavandolo dal sottotetto, e costruire lo scalone centrale in pietra semicircolare. Con la morte di Bonifacio I, il castello ebbe un lento declino che lo vide trasformarsi, nel XIX secolo, in un abitazione rurale con le sale del piano terra adibite a stalle e il primo piano usato come fienile. Bisogna dire grazie ad Alfredo d’Andrade, che acquistò il castello di Fénis nel 1895 e lo recuperò dal degrado restaurandolo.
La visita parte dal piano terra dove troviamo la sala d’armi, la sala da pranzo, la dispensa e la cucina dotata di un grosso camino. Il primo piano, riservato ai signori del castello, vediamo la cucina nobile, la sala da pranzo dei signori, le camere, la sala della giustizia e la cappella, completamente affrescata. Il secondo piano, non accessibile durante la visita, era destinato agli ospiti del castello, le camere della servitù e dei soldati. Infine, la parte che sinceramente mi ha più affascinato, è il cortile interno con lo scalone semicircolare affrescato con la raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago. Alzando lo sguardo si possono ammirare le balconate in legno con muri totalmente decorati.
Conclusa la visita guidata, ci dedichiamo ad una sosta per il pranzo in un locale prettamente turistico nei pressi nel castello, non degno di citazione! Ci aspettano ancora due castelli da vedere, prima di concludere il nostro weekend e, ahimè, anche due spiacevoli sorprese…
CASTELLO DI CLY
Arriviamo a destinazione per la visita del Castello di Cly che purtroppo troviamo chiuso.
Del castello non rimane molto, si può notare una torre centrale a pianta quadrata circondata dalla cinta muraria rimasta quasi totalmente intatta. La sua funzione, in origine, era principalmente difensiva in quanto sorge su uno sperone roccioso dominante il borgo di Chambave. Il castello risale al 1027 e appartenne sicuramente alla famiglia degli Challant al ramo di Cly a partire dalla metà del XII secolo.
Il castello di Cly ha un aspetto molto suggestivo e, parer mio, parecchio interessante quando si presta come sfondo alle manifestazioni medievali e celtiche.
CASTELLO DI USSEL
Ci dirigiamo al prossimo ed ultimo maniero. Si tratta proprio del Castello di Ussel che domina dall’alto il borgo di Châtillon.
Il castello fu costruito da Ebalo II di Challant nel 1343. Alla morte dell’ultimo signore della famiglia Challant, nel 1470, il castello venne adibito a caserma e prigione fino al completo abbandono. Solamente nel 1999, grazie ai finanziamenti del Barone Bich, famoso in tutto il mondo per le sue celebri penne a sfera Bic, iniziarono i lavori di restauro. Per volere del Barone, il castello è ora un museo ed ospita mostre temporanee solamente nel periodo estivo.
Purtroppo ci siamo dovuti accontentare di qualche foto esterna perché abbiamo trovato chiuso anche questo imponente castello.
Si conclude così uno dei nostri itinerari preferiti ma non rimane sicuramente l’unico. In Val d’Aosta c’è ancora molto da scoprire quindi rimanete sempre “sintonizzati” che presto vi racconterò un altro fantastico tour!!!
Se vi siete persi la prima parte del tour allora clicca qui.