Era da tempo che volevo andare a Gressoney-Saint-Jean e visitare il meraviglioso Castello Savoia. Vederlo spiccare dalla verdeggiante vallata con le sue torri che hanno un tocco di fiabesco. Il mio intento era scoprire la sua storia e le sue particolarità, osservare con i miei occhi la meraviglia di cui tutti parlano!
Da Torino dista quasi un’ora e mezza e fidatevi ne vale assolutamente la pena. Per la prima ora si percorre l’autostrada Torino-Aosta fino all’uscita Pont-Saint-Martin. Poi si sale su, per 20 km circa, sorpassando incantevoli borghi montani e godendosi un panorama stupendo della vallata.
CENNI STORICI
Il Castello Savoia è stato costruito per volere della regina Margherita di Savoia grazie ai soggiorni trascorsi, come ospite del barone Beck Peccoz, nella residenza Villa Margherita, oggi sede del municipio.
La Regina amava trascorrere le vacanze godendosi i paesaggi della Val d’Aosta ed effettuando coinvolgenti passeggiate alpine. A differenza del re Umberto I che privilegiava le lunghe battute di caccia soggiornando al Castello di Sarre. La regina Margherita riuscì a persuadere il Re e, ad agosto del 1899, iniziò la costruzione del Castello Savoia che si concluse nel 1904. Il re Umberto I purtroppo non vide mai la realizzazione, fu assassinato a Monza nel luglio del 1900.
La dimora ospitò la Regina durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925. Lei morì un anno dopo a Bordighera. Nel 1936 la dimora fu acquistata dall’industriale milanese Moretti e dal 1981 il Castello Savoia è di proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
CASTELLO SAVOIA: FIABESCO E MODERNO
Il castello è caratterizzato da cinque torrette, tutte diverse una dall’altra, che rendono lo scenario un posto incantato immerso nel bosco. Fu progettato dall’architetto Emilio Stramucci e decorato dal pittore e restauratore Carlo Cussetti.
Abbiamo prenotato la visita guidata qualche giorno prima per assicurarci il posto! Se volete prenotare anche voi cliccate qui. Siamo partiti dal piano terra, adibito a zona giorno, ed è già stato amore a prima vista. La sala da pranzo caratterizzata da uno splendido camino decorato, la particolare terrazza di forma semicircolare da dove si può osservare una vista mozzafiato sul Monte Rosa ed, infine, un susseguirsi di salottini, sala biliardo e biblioteca che mi hanno fatto immergere in un sogno d’altri tempi.
CASTELLO SAVOIA: SINGOLARE SCALINATA LIBERTY
Un cenno particolare, per la sua maestosità, lo voglio dedicare alla magnifica scalinata in legno di rovere avvolta dalle mura perfettamente decorate, ancora in stato originale, in stile liberty. Famosissima per gli amanti del cinematografo, ma di questo ve ne parlerò dopo! Sono rimasta colpita dalle particolari decorazioni sui due lati della scalinata dove si trovano le iniziali della regina Margherita da una parte e del figlio Vittorio Emanuele III dall’altra. Ho trovato di estrema rilevanza anche le splendide vetrate decorate e i soffitti lignei a cassettoni riccamente dipinti con simboli sabaudi e motivi floreali. Insomma quest’angolo della dimora mi ha lasciato senza parole, stupenda!
La meravigliosa scalinata collega il salone d’onore al piano superiore dove si trovano gli appartamenti reali. Veniamo accolti in un atrio sul cui soffitto si legge l’iscrizione Hic manebimus optime (Qui staremo benissimo) e come dare alla Regina! Successivamente troviamo la sua camera da letto, lo studio e la stanza bagno con acqua corrente, a dir poco stupefacente direi.
Per finire, il secondo piano (non visitabile) era riservato ai gentiluomini di corte e collegato al piano nobile da una scala in legno semi circolare con uno stile estremamente semplice paragonabile alle navi da crociera.
Avrete sicuramente notato che mancano all’appello le cucine! La regina Margherita di Savoia odiava l’idea di sentire per casa gli odori del cibo e fece costruire le cucine in uno stabile a parte (l’attuale biglietteria). Era collegata al castello da una galleria dotata di doppi binari con carrelli elettrici. Il cibo veniva trasportato fino ad un ascensore portavivande collegato direttamente alla sala da pranzo.
La cosa più curiosa in assoluto, che sfido troviate in altri castelli, era proprio la sua modernità. Fin dalla sua costruzione è stato dotato di corrente elettrica, in tutta la dimora, e riscaldamento con termosifoni in ghisa.
SET CINEMATOGRAFICO
Questa dimora risulta così meravigliosa e di dimensioni contenute da essere stata scelta come set cinematografico per il film Il peggior Natale della mia vita con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono e Cristiana Capotondi come attori. Sicuramente, se fin’ora non avete ancora avuto modo di vederlo, dopo questo articolo sarà uno dei film in lista per le prossime serate perché sarete così curiosi, come d’altronde lo sono stata io, che pur avendolo già visto un paio di volte ho ritenuto necessario rivederlo per cogliere le particolarità dell’ambientazione.
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Come sempre mi incanti con il tuo entusiasmo. Aspetto con ansia il tuo prossimo viaggio 😊😊😊
Grazie per i bellissimi commenti! Sono contenta che si percepisca il mio entusiasmo e passione…sono già pianificate degli articoli molti interessanti, sono curiosa di sapere anche su quelli il tuo parere!
Ciao Stefania ci fai conoscere sempre dei posti incantevoli …vorrei visitare anche io Gressoney
Quello di Gressoney è uno dei castelli che più richiama come fisionomia quelli delle principesse! A guardarlo in foto sembra quasi uno di quei modellini in plastica che compri nei negozi di giocattoli, è pazzesco lo stato di conservazione!
Grazie per aver condiviso la tua esperienza, è stato un piacere trovarti nel Best Travel Post di Agosto!
Grazie a voi! I castelli mi coinvolgono particolarmente, come anche i borghi d’altronde, e sono contenta che questo articolo sia piaciuto facendomi classificare nei Top5 dei Best Travel Post di Agosto!!!
A fine dicembre tornerò in Piemonte a trovare i miei parenti e ho messo in programma anche una visita a questo castello. Dev’essere veramente incantevole!! Non vedo l’ora di visitarlo!!